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Il Nuovo Decreto “Sport/Scuola”: Le Novità per i Rimborsi Spese ai Volontari Sportivi

1 Ottobre 2024

Il recente Decreto “Sport/Scuola”, da poco convertito in Legge, introduce importanti aggiornamenti che riguardano il trattamento dei rimborsi spese ai volontari dei sodalizi sportivi. Questo cambiamento, pur confermando che le prestazioni dei volontari non possono essere retribuite, consente alcune eccezioni riguardanti il rimborso forfettario delle spese sostenute.

 

I Principali Cambiamenti per i Rimborsi Spese

Il Decreto stabilisce che i volontari sportivi potranno ricevere rimborsi forfettari per le spese sostenute nello svolgimento delle loro attività, anche nel proprio Comune di residenza. Questi rimborsi sono soggetti a limiti precisi:

    • Ambito territoriale: il rimborso può essere concesso anche se le attività vengono svolte nel Comune di residenza del volontario, un aspetto rilevante che amplia le opportunità per i sodalizi sportivi locali.
    • Importo massimo: è previsto un limite complessivo di € 400 mensili per ciascun volontario.
    • Manifestazioni sportive riconosciute: i rimborsi sono consentiti solo in occasione di eventi sportivi riconosciuti da federazioni, discipline associate, enti di promozione sportiva, paralimpici, nonché dal CONI, dal CIP e dalla società Sport e Salute S.p.A.

 

Regolamentazione Interna e Trasparenza

Per poter erogare tali rimborsi, le organizzazioni sportive devono adottare una regolamentazione interna, formalizzata tramite delibera, che stabilisca con precisione le tipologie di spese ammesse al rimborso e le attività di volontariato a cui applicare questa misura. Questo passaggio è fondamentale per garantire la trasparenza e il rispetto delle nuove disposizioni.

 

Aspetti Fiscali e Previdenziali

I rimborsi spese concessi ai volontari non concorrono a formare il reddito del percipiente, ma devono essere considerati con attenzione per quanto riguarda i limiti contributivi e fiscali. In particolare:

    • Limiti di non imponibilità contributiva: i rimborsi non sono imponibili fino a € 5.000 annui. Superata questa soglia, i rimborsi concorrono alla base imponibile previdenziale.
    • Limiti di non tassazione fiscale: fino a € 15.000 annui, i rimborsi non sono soggetti a tassazione fiscale. Al di sopra di questa soglia, i rimborsi saranno invece tassati come reddito.

 

Obbligo di Comunicazione su Piattaforma RASD

Un aspetto cruciale introdotto dal Decreto riguarda l’obbligo di comunicazione dei rimborsi spese attraverso la piattaforma RASD. Le organizzazioni devono trasmettere i dati entro la fine del mese successivo al trimestre in cui il volontario ha svolto la sua attività. Nella comunicazione dovranno essere riportati il nominativo del volontario e l’importo del rimborso percepito.

 

Conclusioni

Il nuovo Decreto “Sport/Scuola” rappresenta un’importante novità per il mondo del volontariato sportivo. Grazie alla possibilità di erogare rimborsi forfettari, le organizzazioni sportive possono ora supportare concretamente i propri volontari, garantendo comunque la trasparenza e il rispetto dei limiti fiscali e contributivi.

Le associazioni e società sportive dovranno però prestare molta attenzione all’adozione di regolamenti interni e alla comunicazione puntuale dei rimborsi, per evitare sanzioni o complicazioni di tipo fiscale.

Questa evoluzione normativa riflette l’impegno delle istituzioni nel favorire la partecipazione attiva dei cittadini alle attività sportive, promuovendo allo stesso tempo la legalità e la chiarezza amministrativa.